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Conclusa Fieracavalli di Verona



Quattro giorni di intense attività per gli amanti dei cavalli e non solo, nella bella Verona dove si è appena conclusa la 120^ edizione di Fiera Cavalli, la più importante manifestazione del settore in Italia. I risultati sono andati oltre le previsioni e con un bilancio di partecipazione più che positivo. Oltre 160mila, infatti, sono stati i visitatori.

Grande successo ha riscosso anche la Regione Sicilia che ha voluto dedicare le pareti del proprio spazio al colorito mondo dei carrettieri e dei carretti siciliani che, con gli accesi colori, addobbi, legni scolpiti e storie di paladini dipinte a mano, hanno attraversato per secoli la Sicilia trasportando ogni genere di mercanzia.



E non potevano certo mancare i famosi Pupi siciliani della storica famiglia Napoli, marionettisti dal 1921 che, con i loro pupi “catanesi”, Orlando, la bella Angelica e tutti i paladini delle storie cavalleresche, hanno incantato il numerosissimo pubblico di bambini e genitori estasiati.

Importante anche il ruolo di Slow Food Sicilia che, nel tentativo di non fare perdere le antiche usanze e di far conoscere alle nuove generazioni come, anche attraverso il cibo si potesse rendere omaggio ai propri cari estinti, ha interpretato la propria partecipazione attraverso il tema dei dolci tipici del periodo autunnale e in particolare quelli dedicati alla commemorazione dei defunti. Paste di garofano, comunemente conosciuti come ossa dei morti, i tetù e i famosi pupi di zucchero palermitani anch’essi rappresentativi di quel mondo che fù dei carrettieri, sono stati particolarmente apprezzati.



E poi ancora, ossa di cedro messinesi e la colorata e “fedele” frutta martorana realizzata dal Maestro pasticcere Lillo Freni di Messina, il tutto presentato in una cornice di opere in ceramica del Maestro Filippo Fratantoni di Santo Stefano di Camastra.

Durante i molti Laboratori del Gusto dedicati ai bambini, sono state assaggiate le numerose variazioni della cioccolata di Modica (da poco divenuta IGP) e dei gustosissimi torroncini Condorelli. Per finire non poteva certamente mancare l’emblema del cibo di strada siciliano per eccellenza e conosciuto in tutto il mondo, sua maestà l’arancino, nelle sue due maggiori variazioni sul tema: rotondo al burro e quindi arancina e “pizzutu” (a punta) al ragù, quindi arancino. Il tutto per non scontentare nessuno e per la grande gioia di quanti hanno potuto assaggiarli e apprezzarli.


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