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Slow Food Sicilia - Tratta Siracusa - Modica

Aggiornamento: 19 ago 2018

Treni Storici del Gusto

Itinerario 17 del 29 luglio 2018 Da Siracusa a Noto a Modica

Il primo itinerario Ibleo dei Treni Storici del Gusto è partito da Siracusa puntualmente alle ore 9 portando i passeggeri a bordo delle caratteristiche carrozze centoporte lungo i binari della ferrovia del barocco. Prima sosta a Noto per un giro del centro storico accompagnati da due guide turistiche che hanno illustrato le meraviglie architettoniche della capitale del barocco definita anche come giardino di quella pietra che assume il tipico colore fra il dorato e il rosato. Dopo avere ripreso il viaggio per raggiungere Modica si è tenuta sul treno la prima parte del Laboratorio del Gusto condotto dal fiduciario di Siracusa Francesco Motta e dal giornalista Carmelo Maiorca, incentrato su una breve narrazione seguita dall'assaggio di pane di tumminia cosparso dal Miele di Sulla dell'azienda Xiridia.


Arrivati a Modica i passeggeri sono stati fatti salire sul trenino turistico del Barocco che ha fatto il giro della città per raggiungere infine il Palazzo della Cultura. I passeggeri nel pomeriggio hanno potuto visitare la città, patrimonio Unesco per il centro storico ricco di architetture barocche come la chiesa di San Giorgio,uno dei simboli della Sicilia sud orientale, e quella di San Pietro con la sua monumentale scalinata. Ma Modica è anche conosciuta per il suo cioccolato,granuloso e friabile,la cui ricetta risale al settecento.


Nella magnifica sala del Palazzo della Cultura,messa a disposizione dall'amministrazione comunale, il Laboratorio del Gusto si è incentrato su assaggi di torrone con sesamo di Ispica del Presidio Slow Food e di un originale snack salato di fava cottoia di Modica(altro presidio Slow Food). Il laboratorio ha visto la partecipazione della fiduciaria di Ragusa Lina Lauria e dei produttori della Fava Cottoia. Infine Giada Ragusa,socia della condotta, ha letto un brano del suo libro di ricette antiche,leggende e racconti in dialetto “Ligghiennu e mangiannu”.



A questo punto non restava altro che rientrare alla stazione soddisfatti con gli occhi pieni delle bellezze delle due città simbolo del barocco ed il palato arricchito dalle degustazione di alcuni prodotti che ben rappresentano la gastronomica di questo territorio.

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