L'ultima delle corse della tratta Catania Dittaino è stata notevolmente affollata. Dai 70 passeggeri previsti, in realtà, siamo arrivati a più di 100 oltre le referenti dell'assessorato al turismo e di quelli delle ferrovie.Questa volta il mitico treno ci aspettava già in stazione e i passeggeri puntualissimi distribuiti su più vagoni erano in ansiosa attesa della partenza
Anche se il viaggio, per necessità di cose, è stato abbastanza concitato, siamo riusciti man mano che i territori si snodavano al passaggio del treno,a raccontarli nel loro mutare dalla piana di Catania alle colline dell'ennese, sia dal punto di vista storico che ambientale che gastronomico. Una scoperta sono stati i tanti dolci o le polente della tradizione di paesi arroccati sulle montagne come Troina o Nicosia; alcuni sono rimasti delusi per il fatto che non si potevano visitare. Dopo aver spiegato l'importanza del progetto dei Presidi ed aver descritto i cinque presenti nei territori attraversati: dalla Masculina da Magghia” al Piacentino ennese, dalla Lenticchia e Fava di Leonforte e infine alla “Pesca nel sacchetto”, si è passati alla degustazione di due di questi, piacentino e pesca, accompagnati da un pane preparato con lievito madre e uno dei grani antichi siciliani: il russello.
Per accontentare tutti, non solo abbiamo attraversato i 4 scompartimenti del cento porte con i suoi ottanta viaggiatori ma anche l'altro vagone dove ogni scompartimento ospitava solo sei persone per cui abbiamo dovuto ripetere il racconto ,magari accelerato, e la degustazione conseguente per 6 volte. Con l'aiuto di tre volontari della condotta di Enna siamo riusciti nel difficile compito;alla fine il premio per questa fatica l'abbiamo trovato nell'entusiasmo della gente, affamata di notizie e curiosità. Ci confessano che facciamo scoprire un mondo di cui sanno molto poco. Questo progetto ha l'innegabile pregio di spingere il turista siciliano a riappropriarsi della propria identità e, quello straniero a scoprire la vera e profonda anima della Sicilia con tutte le sue sfaccettature.
Anche questa volta il viaggio in treno è sembrato troppo breve ai viaggiatori che ci avrebbero voluto anche nel prosieguo.
Da questa esperienza noi volontari andiamo via molto soddisfatti ,sia per aver fatto conoscere ai tanti passeggeri la nostra associazione ,sia, e sopratutto, per averli spinti attraverso il racconto del nostro progetto dei Presidi alla ricerca della vera qualità nel cibo e alla consapevolezza che produrre quest'ultimo nel rispetto dell'ambiente e pretenderlo nel momento dell'acquisto sia fondamentale per il futuro del mondo.
Tutte le foto del viaggio, QUI'
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